Presagi di tempesta. La ruota del tempo by Robert Jordan & Brandon Sanderson

Presagi di tempesta. La ruota del tempo by Robert Jordan & Brandon Sanderson

autore:Robert Jordan & Brandon Sanderson [Jordan, Robert & Sanderson, Brandon]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy, Sagas, General, Fiction
ISBN: 9788834716762
Google: D60kkgAACAAJ
Amazon: 8834716760
editore: Fanucci
pubblicato: 2011-01-01T23:00:00+00:00


27

Il castrone brillo

Mat non lascio’ il campo senza le Aes Sedai, naturalmente. Dannate donne. Cavalco’ lungo l’antica strada di pietra, non piu’seguito dalla Banda. Pero’ era accompagnato dalle tre Aes Sedai, due Custodi, cinque soldati, Talmanes, un animale da soma e Thom. Almeno Aludra, Amathera ed Egeanin non avevano insistito per venire. Questo gruppo era troppo numeroso cosi’ com’era.

I pini a tre aghi sorvegliavano la strada, odorando di resina, e l’aria era piena della melodia dei richiami di fringuelli montani. Mancavano ancora diverse ore al tramonto: Mat aveva arrestato la Banda verso mezzogiorno. Cavalcava un po’ piu’avanti del capannello di Aes Sedai e Custodi. Dopo che aveva rifiutato a Joline cavalli e fondi, loro non avevano intenzione di lasciargli passare nient’altro. Non quando potevano costringerle a portarle al villaggio, dove potevano perlomeno trascorrere una notte in una locanda con letti morbidi e bagni caldi.

Lui non obietto’ con troppa forza. Odiava che altre lingue si agitassero riguardo alla Banda, e le donne si’ che chiacchieravano, perfino le Aes Sedai. Ma c’erano poche possibilita’ che la Banda passasse senza causare comunque un po’ di subbuglio nel villaggio. Se qualche pattuglia Seanchan fosse passata attraverso questi tortuosi passi montani… Be’, Mat avrebbe dovuto semplicemente mantenere la Banda a un passo regolare verso nord e basta. Non era il caso di lagnarsi.

Inoltre stava iniziando a sentirsi di nuovo a suo agio, cavalcando Pips lungo quella strada con la frizzante brezza primaverile nell’aria. Aveva preso a indossare una delle sue vecchie giacche, rossa con rifiniture marroni, sbottonata per mostrare la sua vecchia camicia marroncina di sotto.

Era cosi’ che doveva andare. Viaggiare in nuovi villaggi, lanciare i dadi nelle locande, dare pizzicotti a qualche cameriera. Non avrebbe pensato a Tuon. Maledetti Seanchan. Lei sarebbe stata bene, vero?

No. Le sue mani quasi fremevano dalla voglia di tirare i dadi. Era passato fin troppo tempo dall’ultima volta che si era seduto con una persona comune da qualche parte in un angolo per una bella partita. Avrebbero avuto la faccia piu’sporca e un linguaggio piu’triviale, ma sarebbero stati di buon cuore come qualunque uomo. Meglio di parecchi lord.

Talmanes cavalcava un poco avanti. Probabilmente desiderava una taverna piu’raffinata di

Mat, un posto per unirsi a una partita a carte, piuttosto che giocare a dadi. Ma potevano non avere molta scelta. Il villaggio era di dimensioni decenti, probabilmente degno di essere chiamato una cittadina, ma era improbabile che avesse piu’di tre o quattro locande. Le loro scelte sarebbero state limitate.

Dimensioni decenti, penso’ Mat, sogghignando fra se nel togliersi il cappello e grattarsi dietro la testa. Hinderstap avrebbe avuto tre o quattro locande e questo lo rendeva una ‘piccola’ cittadina. Insomma, Mat riusciva a ricordare quando aveva ritenuto Baerlon una grande citta’ , e probabilmente non era piu’grossa di questa Hinderstap!

Un cavallo si arresto’ accanto a lui. Thom stava guardando di nuovo quella dannata lettera. Il volto del dinoccolato menestrello era pensieroso, i suoi capelli bianchi si agitavano nella brezza mentre fissava le parole. Come se non le avesse gia’ lette un migliaio di volte.



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